Copywriting: aziende, emozioni, informazioni…


Il mestiere del Copywriter è quello di scrivere per le aziende.

Testi brevi, lunghi.

Emozionanti, coinvolgenti, informativi, chiari.

O articolati, complessi, semplici, scontati, banali.

Potrei continuare all’infinito, perdendomi nelle sfumature che le parole possono assumere quando un Copywriter si trova a dover descrivere, lanciare, promuovere il prodotto o il servizio di un’azienda.

Parlavo a tale proposito di “aziende, emozioni, informazioni”. Perchè credo che la scrittura aziendale possa essere divisa in due categorie principali: quella che deve, appunto, trasmettere emozioni (fiducia, sicurezza, affidabilità, ecc) a lettore, e quella che deve invece risultare informativa, chiara (caratteristiche tecniche, pecularità esatte del prodotto).

Emozioni e informazioni, appunto.

In questa distinzione che oggi vi propongo, i “punti fermi” da cui partire sono essenzialmente 3:

  • Prodotto [di cosa stai parlando?]
  • Pubblico [a chi stai parlando?]
  • Obiettivi [cosa vuoi trasmettere parlando?]

Stabiliti questi tre elementi, è necessario riuscire a trasmettere il messaggio nel modo più corretto. Ed entrano in gioco qui, in modo piuttosto marcato, emozioni e informazioni.

Vediamo come.

Emozioni

Sono quelle che è necessario suscitare per convincere il cliente che, in mezzo a tanti prodotti, dovrebbe scegliere quello della vostra azienda perchè migliore, più pregiato, maggiormente curato.

Il comparto dei beni di lusso potrebbe rappresentare un ottimo esempio in tal senso: per convincere il cliente ad acquistare un bene che è semplicemente più pregiato (e costoso) di altri con la stessa funzione, non si puà far altro che puntare sulla componente emozionale.

Il messaggio colpisce “al cuore” chi legge: bene pregiato + ricchezza = immagine vincente.

Ma la componente emozionale può giocare un ruolo molto importante anche quando parliamo di beni e servizi molto meno rari, e che al contrario possiamo trovare nella vita di tutti i giorni.

Parliamo ad esempio di cibo. Il fatto di descrivere un prodotto culinario come “sano, genuino, controllato” non farà altro che tentare di convincere il lettore (o ascoltatore) circa l’affidabilità di quello stesso prodotto, toccandone le corde emozionali.

Informazioni

Ci sono casi in cui, invece, è necessario essere chiari, trasparenti, precisi.

Le spese rilevanti per i clienti (automobile, finanziamenti in banca, ecc) necessitano di informazioni, più informazioni possibili sulle caratteristiche di quel prodotto, che permettano a chi legge di effettuare subito un primo confronto con altre proposte del mercato.

Le parole chiave su cui impostare la comunicazione in tal caso sono: razionalità, informazioni, rassicurazione, scelta giusta.

Il criterio è lo stesso quando parliamo di beni utilizzati comunemente – un esempio? I prodotti per l’igiene personale -, per i quali conviene comunque far leva, sì, sulle caratteristiche esatte del prodotto, ma anche su termini come “convenienza”, “sconti” e simili.

Chiaramente concordandoli con l’azienda. Siete i Copywriter, non gli Amministratori Delegati 🙂

Emozioni, informazioni e… flessibilità

E’ chiaro che non è possibile prendere i “criteri” sopra esposti alla lettera.

Molto dipende dal target, ed è chiaro come all’interno di uno stesso testo si possono usare argomenti razionali o emozionali, a seconda di particolari aspetti presi in considerazione.

Che ne pensi? 🙂

Tu come gestisci le componenti “emozione” e “informazioni” nei testi per i tuoi clienti?

Utilizzi altri metodi rispetto a questo?

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