E-book e cartaceo: tu come leggi?


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Lettura e scrittura, due mondi diversi ma paralleli. Non può esistere una senza che esista anche l’altra.

Personalmente ho sempre pensato che leggere mi aiuti a stimolare creatività e inventiva, senza tener conto delle numerose cose che si possono imparare ogni volta che si sfoglia un libro.

Scrivere è una dote che hanno tutti. Saper scrivere è un dono riservato a pochi eletti. Io faccio parte del primo gruppo, perché credo che il secondo appartenga più a geni della letteratura come Tolkien, tanto per citarne uno.

Leggere, invece? è un dono acquisito o uno sfizio per pochi?

Forse si può pensare che la lettura sia qualcosa di semplice, di naturale e scontato. Nulla di più falso.

La lettura non è innata, si impara. Senza una base nessun essere umano sarebbe capace di leggere. Quindi non è un fatto, ma è solo una possibilità. Tu hai la possibilità di leggere. Puoi decidere se e cosa leggere, se e cosa imparare. Libero arbitrio.

Anche scrivere lo è, in fondo è un qualcosa che ci viene insegnato sin da piccoli. Non esiste lettura senza scrittura e viceversa.

Qui parliamo spesso di scrittura, senza pensare che esiste anche l’altro aspetto, l’altra faccia della medaglia. Leggere equivale a premiare chi scrive.

Ecco quindi la domanda che mi pongo: tu come leggi?

Attualmente, con l’era del web 2.0 (ma stiamo già entrando in quella 3.0) tutte le nostre abitudini si sono trasformate radicalmente. Una volta esisteva solo il libro di carta, quello che ci portavamo dietro ogni notte, prima di addormentarci. Mezz’ora di lettura poi a nanna, con il libro sapientemente appoggiato nel comodino, a portata di mano per la notte successiva. Carta nuova e profumata. Adoravo l’odore dei libri nuovi, anzi, lo adoro ancora. Amo sentire le pagine di un libro che vengono sfogliate, è musica per le mie orecchie.

Dal libro siamo poi passati ai cellulari di ultima generazione. Nei nuovi smartphone è possibile leggere testi e documenti, a discapito della nostra vista. Chi legge da sempre, però, ha pensato bene di non sfruttare questa caratteristica: solo gli amanti della lettura sanno cosa significa sfogliare un libro ogni notte, figuriamoci se possono pensare di scambiare un libro con un piccolo smartphone di ultima generazione.

Ma da qui abbiamo fatto un altro passo avanti e siamo passati non a uno, ma a due nuovi strumenti per la lettura: da una parte i bellissimi tablet, utili per chi usa il web 24 ore al giorno e necessita di uno strumento che sia sempre a portata di mano, dall’altra i lettori di e-book, conosciuti anche come e-reader. Siamo passati dal libro stampato a quello digitale. Una rivoluzione!

Niente più libri ingombranti, niente più pesanti fardelli da tenere in mano, ma solo un piccolo e leggero “rettangolo” capace di racchiudere il mondo della letteratura (o quasi).

Librerie vuote, ma “scatole” digitali piene di testi e documenti. Migliaia di libri a portata di mano. Qualche anno fa non l’avrei mai detto.

Io, che amo la carta e vivo per i miei libri, mi sono ritrovata con un e-reader in mano. Si, proprio io, che ogni notte non dormo senza prima aver letto almeno mezz’ora. Un e-book al posto di un libro vero.

Non farò mai a meno dei miei libri, ma ultimamente sto acquistando moltissimi testi solo in forma digitale. Giusto? sbagliato? normale? Non lo so. Quello che mi interessa è leggere e questo non me lo toglierà mai nessuno. Ma quali sono i pregi di un e-book rispetto a un testo di carta? cosa ci spinge ad acquistare così freneticamente in digitale, piuttosto che in una libreria materiale?

Me lo chiedo spesso, ma non riesco mai a trovare una risposta adeguata, una che tolga ogni dubbio e faccia scegliere una soluzione scartando completamente l’altra.

Così lo chiedo a voi.

E-book o cartaceo?

E perché?

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