Numeri a favore del Content Marketing, semmai ce ne fosse bisogno. La ricerca di qualche tempo fa, chiudeva il 2012 su Outbrain: il 91% delle aziende tirate in ballo – circa 1.300 – dalla società, in collaborazione con Econsultancy, ritiene il lavoro sui contenuti una parte fondamentale, insostituibile, nella presentazione di un prodotto, di un servizio, di un’offerta. Metteteci in mezzo oltre sette mesi del 2013 e aggiungeteci che il 91% degli intervistati era – è – convinto che il fronte delle parole abbia ottenuto un’attenzione ancora maggiore quest’anno.
Gli “effetti benefici” dell’investire sui contenuti: nel 42% un aumento del traffico sul sito web, nel 35% un ritorno in termini di brand awareness.
In termini di modalità attraverso i quali i contenuti vengono veicolati verso gli utenti:
- Social Network
- Newsletter
- Notizie e aggiornamenti
- Comunicati Stampa
Le criticità, dunque, non riguardano l’importanza che le aziende attribuiscono ai contenuti. Semmai, il problema gira attorno alle professionalità che dovrebbero occuparsi, in azienda, di tale aspetto. Perché il 54% delle società intervistate ammettono di non avere un addetto ai lavori in questo campo, mentre nel 66% dei casi non è previsto nemmeno un budget specifico.
Aggiungeteci che, sì, il 64% non ha una strategia di Content Marketing specifica. Come anche il 42%, che è convinto di non disporre delle risorse umane necessarie per un lavoro specifico su questo versante.
Sull’ultimo punto: credete che in Italia la situazione sia così differente? Non molto, ammettetelo.
Nella vostra azienda pianificate i contenuti? Avete una strategia e competenze specifiche?