Comunicazione aziendale: 5 (s)punti per migliorarvi


Chi è del mestiere lo sa: esistono diverse tipologie di linguaggio nella comunicazione, ognuna con le sue caratteristiche.

Quella sui blog personali ha un tono, certamente la meno formale. E poi si tende a salire, via via, sino a giungere alla comunicazione aziendale, la “preferita” dei Copywriter.

La comunicazione aziendale passa, in rete, attraverso più e più canali: un sito ufficiale, un blog aziendale, le più moderne pagine/profili sui social network del momento. E il Copywriter deve sapersi adattare ad ogni eventualità, capire a chi l’azienda si rivolgerà e adattare di conseguenza il suo messaggio.

Esistono però elementi comuni che caratterizzano la comunicazione aziendale? Vediamo di raccoglierli insieme:

Quanto conta il “Chi Siamo” ?

Chi Siamo

La presentazione è generalmente uno dei primi passi che ci troviamo a compiere nella gestione della comunicazione d’azienda.

E qui dovremmo porci, a mio avviso, una domanda: quanto importa il “Chi Siamo” ? Voglio dire: una presentazione dell’azienda è certamente necessaria, ma nessuno di noi si sofferma a leggere e contemplare le lunghissime pagine con le quali la società in questione si erge a migliore del mercato, vincitrice di trofei, coppe e primati internazionali.

Eppure molti (troppi) Copywriter hanno il difetto di dimenticare letteralmente il fatto di essere anch’essi clienti: loro stessi, come un qualsiasi visitatore del sito e dunque potenziale acquirente, non perderebbero troppo tempo sulla presentazione dell’azienda.

Anzi, trovarsi davanti a un testo troppo lungo probabilmente li farebbe scappare via.

Ecco: ricordarsi delle sensazioni che una pagina, un testo, una frase provocano in noi stessi, come potenziali clienti, ci aiuterà forse a capire che il “Chi Siamo” conta, certo, ma non così tanto da meritare righe e righe di trattazione.

Attenzione, concentrazione, ritmo e vitalità…

Errore

Niente errori...

Prendo in prestito la strofa di una nota canzone della Bandabardò, per ricordare come la comunicazione aziendale, più di qualsiasi altra, non ammette errori: zero refusi, massima chiarezza espositiva.

Trovare errori in un testo aziendale, che si tratti di quello ufficiale, di un blog o anche soltanto di post per l’article-marketing, non potrà che abbassare inevitabilmente (e giustamente) il grado di fiducia del visitatore nei confronti del marchio.

Seriamente, ma non troppo

Relax

Rilassatevi...

E’ una pagina aziendale, deve ispirare professionalità, trasparenza, correttezza. Certo, sì, ma rilassatevi… 🙂

Essere troppo formali nei vostri testi – e mi riferisco soprattutto a chi gestisce blog aziendali e pagine sui social network – metterà a disagio i vostri lettori, che invece navigano su quel genere di piattaforme proprio per cercare di rilassarsi, leggere qualcosa di interessante, rimanere affascinati dal vostro mix di professionalità e brillantezza.

Con un occhio al SEO

Seo

Con un occhio al SEO

Che stiate lavorando da soli o con un SEO di professione accanto, individuate le keywords (parole-chiave) principali per le quali desiderate posizionare sui motori di ricerca il vostro cliente, e riproponetele all’interno dei testi sul sito/blog aziendale.

Queste parole andrebbero inserite possibilmente all’inizio delle frasi, nei titoli, nei tag e così via.

Ma senza strafare: non snaturate la bontà dei vostri testi per colpa di Google. Non puntate tutto sull’amico/nemico Big G, perchè – come spiega, anche se in chiave diversa, TagliaErbe in questo post a Mountain View ci metteranno poco, con un algoritmo, a voltarvi le spalle 🙂

Siate camaleontici, adattatevi

Camaleonte

Sappiatevi adattare...

Tutto quello che ho scritto qui e che leggerete generalmente sul web non è legge e non può valere sempre, universalmente.

Ecco perchè vi dico: siate camaleontici, sappiatevi adattare all’azienda che vi trovate di fronte.

Gestire la comunicazione di un’azienda che vende… scherzi per Carnevale 🙂 non è come occuparsi di preparare i comunicati stampa di una società che invece produce stampanti. I toni, i termini, il modo di porsi coi clienti saranno diversi di volta in volta, ed è intelligenza del Copywriter saper capire che strada prendere.

Mi piacerebbe inoltre sapere, nei commenti, se avete altri consigli da segnalare e da aggiungere al post 🙂

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