Ricordi? Te l’ho chiesto pochi mesi fa.
La conclusione a cui ero giunta, grazie anche ai commenti ricevuti, era la seguente:
“Non esiste un tariffario che possa indicare a chi scrive nel web quanto far pagare un contenuto. Non esiste perché forse non c’è ancora una visuale chiara e decisa del nostro ruolo lavorativo o, più semplicemente, forse nessuno ha mai pensato di redigerne uno.”
Scrivere per il web è dunque un lavoro a rischio: si rischia di non vedere i propri sforzi compensati e si rischia di fare la fame mese dopo mese.
Forse molti web writer o web copywriter si trovano in queste condizioni, ma posso dire con certezza che molti altri ce l’hanno fatta. Almeno per il momento.
Il punto cruciale della questione è: quanto sei disposto a farti pagare per il tuo valore?
E ancora, quanto valore pensi che possa avere il tuo lavoro?
Cosa hai più di un altro, cosa ha il tuo lavoro di così prezioso e unico da poter essere pagato un certo tot?
In questi giorni ho assistito a una scena aberrante. Qualcosa che mi ha fatto venire letteralmente la pelle d’oca (devo ancora riprendermi, lo ammetto!).
Ho visto uno pseudo web copywriter (tale si definiva) proporre un prezzo inferiore ad un cliente che aveva proposto, a sua volta e precedentemente, un prezzo maggiore per un lavoro. Per dirlo in parole “spicciole”, mentre il cliente proponeva di base 10 per un lavoro, il web copy gli ha proposto a sua volta 8 pur di accaparrarselo.
Sono rimasta scioccata. Più di quando, da piccola, scoprii che Babbo Natale non era altro che mio padre travestito (e dire che avrei dovuto capirlo, visto l’esagerata pancia che si portava dietro!).
Insomma, dove è finita la professionalità?
Per quale oscuro motivo proponi 8, quando il cliente stesso parte da una base di 10?
E’ come dire: “Io valgo 8, non 10”, quindi è come ammettere di essere scarso in materia e di produrre un lavoro decisamente inferiore alle aspettative.
Non mi sembra il miglior modo di fare self-marketing e di promuovere la propria professione. Per di più, comportamenti del genere danneggiano i professionisti veri, quelli che se il loro lavoro vale 20, ti chiedono 20.
Mi piacerebbe sentire i vostri pareri: in un mercato come quello online, in cui son sempre più i professionisti che si professano tali, come è meglio valorizzare le proprie competenze? Chiedere un prezzo troppo alto farebbe solo scappare il cliente o esiste un valore equilibrato, sotto il quale sarebbe meglio non scendere?
Avanti con i pareri!
Beatrice
Ciao, stanno proliferando siti dove mediano la stesura di articoli, ma gli stessi non sono liberi, in pratica si fa un’asta e chi offre di meno se li accaparra..sono davvero scioccata come te..meglio lavorare per pochi centesimi certi che mettersi in lista d’attesa per un alvoro pagato male..xena58