Google+ è un buon alleato. Può aiutarti e devi esserci. Perché avrà una rilevanza sempre maggiore in futuro. Perché dirà chi sei e cosa fai a un numero sempre maggiore di persone. E perché può aiutarti nel tuo piano editoriale. Nel buttare giù quelli che sono gli aspetti di cui dovresti tenere conto, ho individuato 5 aree, diverse e collegate, da curare perché il tuo progetto editoriale possa ricevere benefici da Plus.
I Post
Da subito, dalla nascita, Google+ ha dato una importanza maggiore allo stile dei post. Molto maggiore rispetto a Facebook, a Twitter. Per questo, tu stesso dovresti tenere in considerazione una serie di aspetti nel creare un post:
√ sfrutta la forza stilistica di grassetti e corsivi – se non sai come, dai un’occhiata a questo articolo su Social Media Examiner.
√ utilizza gli hashtag per ‘marchiare’ gli argomenti di cui parli
√ scegli con attenzione foto e video d’impatto
I Video, le Immagini
Entrambi, seppur menzionati in precedenza, meritano un punto a parte. Perché video e immagini hanno una grande rilevanza su Plus, grazie ad uno stream che li esalta particolarmente. Per questo motivo, nella creazione di un buon post da condividere, una immagine d’impatto o un filmato che possa attirare l’attenzione dell’utente sono fondamentali.
In virtù di quanto detto, voglio mostrarti la struttura dei post che amiamo utilizzare noi sulla pagina del Forum GT.
A proposito di immagini e del loro impatto nello stream di Google+. Hai dato un’occhiata a questa ricerca pubblicata su MySocialWeb?
Gli Hangout
Questo è un ambito in cui mi troverete sempre lì, con forza, a dire che da qui passeranno le iniziative editoriali di molti. Forse non dei grandi network – che dalla loro hanno una forza economica da non sottovalutare -, ma di chi fa buona informazione, formazione o comunicazione. Ed ha qualcosa da mostrare, da dire. In tempo reale e non.
Mi riferisco in modo particolare agli Hangout in diretta che Google+ ha reso disponibili sin dalle origini: un modo per trasmettere in live streaming un evento, sfruttando la forza di YouTube. I vantaggi principali di usare Hangout:
√ costi ridotti
√ buona qualità, di recente anche aumentata da Google – lo spieghiamo in questo post
√ piccola regia a disposizione, con gestione di telecamere e fonti audio diverse
√ nessun limite di utenti in contemporanea
√ trasmissione live su Plus, ma anche sul vostro canale YouTube
√ possibilità di embed del player sul vostro sito
√ trasmissione visibile su tutte le piattaforme e sui social network
√ registrazione del video subito disponibile su YouTube
Esperienza diretta: nei mesi scorsi la Federazione Sportiva di cui curo la comunicazione ha trasmesso in Hangout due sorteggi. I vantaggi di trasmettere sfruttando YouTube sono stati molteplici. E anche in questo caso voglio mostrarvi il modo in cui è stata sfruttata questa tecnologia.
Se siete gestori di una Pagina su Google+, potreste avere la necessità di collegarla al vostro canale su YouTube, per permettere la trasmissione live di Hangout. Questo post a cura di Anna Covone vi chiarirà ogni dubbio.
Non sottovalutate la “forza editoriale” degli Hangout. Non è una cosa facile, ma lavorare sui video vi permetterà di creare un piano editoriale allargato, che includa, sì, i social network, ma che faccia del content marketing l’elemento centrale e in più modi: non solo post di qualità, bensì anche video e appuntamenti in tempo reale. Un ultimo accorgimento: come in tutte le cose, anche puntare sui video e su Hangout in questo caso, richiede continuità nel tempo. Solo quella farà sì che gli utenti possano riconoscere il vostro ‘marchio’ editoriale.
L’Autorship
Un concetto ormai noto e, al tempo stesso, di grande rilevanza. Google+ è una fetta grande dell’ecosistema Google. Lo è diventato in breve tempo. C’è da giurare che lo sarà sempre di più, col passare del tempo. Il concetto di “persona” e in particolar modo di “autore” avrà una rilevanza sempre maggiore nei risultati del motore di ricerca e, in generale, nella navigazione online. Su Google, s’intende.
Andrea Pernici vi spiega meglio di me, sul piano tecnico, ciò che sto cercando di illustrarvi concettualmente.
Tra le altre cose, è notizia di pochi giorni fa l’associazione, per gli utenti che effettuano il login in Blogger o WordPress – e altre piattaforme -, ai loro contenuti in SERP. Leggete.
Google+ come piattaforma di contenuti
La costruzione dei post, il ruolo di immagini e video, la forza degli Hangout e l’attribuzione dei contenuti attraverso l’Autorship. Una serie di elementi che fanno di Google+ una piattaforma ideale per veicolare, ospitare, creare i tuoi contenuti sul Web: il concetto su cui voglio puntare l’accento è quello di strategia editoriale allargata. E la mia impressione, in questo senso, è che Facebook ha ancora i numeri maggiori – è vero. Twitter vive di passaparola, di velocità. Google+, sfruttando la forza dell’ecosistema di Mountain View, invece, ha le potenzialità per essere la rampa di lancio del tuo prodotto editoriale.
+ Infografica
Un elenco di 64 “plus su Plus”. È quello che ha pubblicato, in questa infografica, Copyblogger.
Prima di chiudere, il mio quesito finale: Google+ è (oggi o domani) la piattaforma giusta per ‘dare forza’ al vostro piano editoriale?
Ma vi paga Google per fare ripetutamente questi post sull’importanza di G+? G+ non se lo caga nessuno mi sembra di capire.. Mi sembra di capire che stia diventando l’ennesimo flop social in ambito google..