Tempo fa, con Beatrice Niciarelli, si parlava di condivisione. Facebook o Twitter, questa era la scelta.
Da allora un po’ di cose sono cambiate. Google+ ha toccato quota 170 milioni di utenti – di cui 100 milioni attivi -, gli hanno affiancato “Search Plus Your World” e improvvisamente chi sei, cosa fai e anche come scrivi, per i professionisti della rete, è diventato terribilmente importante.
Sul versante Social, qualcuno già recitava il requiem per Google+. “Non prenderà mai piede”, dicevano. Invece Google+ cresce eccome. Ieri è stato profondamente rinnovato in termini di grafica e funzionalità. Chi lavora coi contenuti sul web non può più permettersi di tralasciarlo nell’ambito di una gestione a 360° della propria immagine, di un blog personale o di clienti, sul web.
Contano gli Autori
Andrea Pernici sul SEO Blog ci ha spiegato l’importanza del rel=author. Roba da SEO? Non proprio.
Se siete autori in rete e pensate che i vostri contenuti siano di qualità, non potete più non considerare Google+ e in generale l’importanza che Big G sta dando alle persone, al loro talento, alle loro abilità. Non avere un account in Google+ ben curato e aggiornato vi lascerà terribilmente indietro rispetto a queste dinamiche: chi si ferma, però, è perduto. Correte il rischio?
Condivisioni che valgono
Google+ è in una fase di piena crescita.
Vi si sta avvicinando il grande pubblico, non è più una piattaforma per i soli addetti ai lavori.
Quale migliore occasione per aumentare la vostra popolarità in rete? Se il social network di Mountain View, assieme a “Search Plus Your World”, assumerà il peso che ci si aspetta nel ‘qualificare’ le persone in rete, postare contenuti di qualità sul vostro account di Google+ da subito è la vostra occasione.
Avete sentito parlare dei temi caldi? Finirci dentro oggi vuol dire attirare su di voi e sul vostro profilo gli occhi di una quantità sempre crescente di persone. Finire nei temi caldi significa condividere post, video o foto che possano dare un valore aggiunto a chi non vi conosce. E che presto vi conoscerà.
Contenuti importanti
Rimanendo sui temi caldi, è chiaro il valore aggiunto che questo aspetto porta ai vostri contenuti: saranno visualizzati da molte più persone, che chiaramente condivideranno, apprezzeranno (+1) e commenteranno i vostri post.
Capite bene come questo non potrà che far bene al vostro brand, al vostro blog o comunque al marchio che rappresentate in rete.
Curriculum Vitae 2.0
Voi valete? Ne sono certo.
Ma perché non provarlo ai vostri potenziali clienti direttamente tramite il vostro account Google? Prendervi cura del vostro profilo su Google+ vi permetterà di avere una freccia in più al vostro arco: chi sono e cosa so? Te lo mostro su Google.
Un motivo in più per esserci, su Google+. Esserci in maniera interessante, sfruttando – lo ripeto – il trend di crescita che sta riguardando la piattaforma sociale.
Cosa ne pensate?
Vi state già muovendo su Google+?
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bell’articolo complimenti.
Interessante ma ancora, solo, per gli addetti ai lavori.
La “famosa” casalinga di Voghera non passerà mai da Facebook a Google+ e neanche aprirà un altro account.
Ergo, se come professionista può avere un suo perché, a livello business/brand (come proposta a un cliente), per ora non ha alcuna rilevanza.
Ciao Laura,
Google Plus sta crescendo e sta arrivando molta gente comune, lo diciamo da un pò…con la grafica nuova poi è esplosa l’interazione 🙂
Io credo che Google Plus ti aiuti anche perché è possibile creare discussioni molto interessanti da cui prendere spunto o approfondire argomenti 🙂
Ciao Giorgio,
hai posto una domanda interessante, in effetti io non mi sto muovendo (ancora) su google+
In un certo senso potrebbe anche non interessarmi nella misura in cui il tipo di social networking che voglio costruire è orientato al business ed al prospecting commerciale, per questo mi trovo meglio con linkedin.
Tu cosa ne pensi?
Ciao Giorgio,
Google+, secondo te, è seriamente proponibile in una strategia di SMO a una piccola o media azienda italiana (non parliamo di grandi brand) con un ecommerce di cellulari, di vestiti, di accessori per lo sport o qualsiasi altro prodotto di medio-largo consumo?
Secondo me (sempre e solo dopo una campagna SEO) al momento la via commerciale da percorrere in ottica social è solo Facebook. A livello di ROI al momento non c’è proprio paragone.
Per quanto riguarda il personal branding sono d’accordissimo sul fatto che sia un valido strumento.
Sono sempre dell’idea che o si parli di seo copywriting o altro, i contenuti sono fondamentali, perchè favoriscono un aumento di visite, ma donano anche maggior freschezza al sito stesso.
I social poi sono un mondo a parte, che si stanno integrando alla grande diventando una delle realtà più importanti, ho sempre snobbato Google +, ma sto capendo che è davvero utile per tanti aspetti che un seo copywriter conosce fin troppo bene.
Ottimo articolo e continua così